Si è trattato di una Photoweek diversa dalle precedenti, sotto diversi aspetti.
Non è stata un evento di massa, con cinque o sei eventi collaterali a riempire la settimana e migliaia di visitatori alla mostra.
Non è stata una mostra semplice da capire, in cui poi i visitatori si scattavano foto divertenti e simpatiche.
La fotografia del 2017 sta attraversando una fase di cambiamento e di discussione, la nostra Photoweek non poteva restarne immune.
Abbiamo però spinto i visitatori, che sono stati comunque più di settecento, a ragionare sull’importanza o meno di essere presenti sui social media e condividere con i loro contatti ogni attimo della loro vita, per paura che, in caso contrario, quegli attimi fossero meno importanti.
Abbiamo spinto i visitatori a mettersi in un angolo e a farsi immortalare come nei mitici Corner Portraits di Irving Penn, dove i grandi personaggi si stringevano in un angolo e dal ritratto, rigorosamente in bianco e nero, emergeva la loro anima.
Abbiamo promosso un workshop professionale di primissimo livello a un prezzo bassissimo, perché la nostra politica non si discosterà mai dall’offrire a tutti la grande qualità ma alla portata di tutti.
Guardando gli spiccioli, per questo evento abbiamo speso poco più di 800 euro, e ne sono rientrati poco più di 700, quindi con un saldo di 100 euro e spiccioli abbiamo dimostrato, per l’ennesima volta, che per organizzare un grande evento occorre solo la fantasia e la buona volontà, tutto il resto è superabile con l’entusiasmo.
Per questa Photoweek anomala, ringraziamo tutti i nostri volontari, i 27 allievi del PhotoLab arrivati alla Mostra, gli altri che si sono dovuti fermare prima ma che ci hanno seguito con affetto. E poi Francesco Pinto, Mara Compagnone, Olha Priroda, per la loro grande professionalità, gli allievi del workshop sul ritratto, il Sindaco Roberto Caligiore e la consigliera Federica Aceto, i funzionari Filippo Sodani e Vincenzina Angeletti, gli amici di Cultores Artium, tutti i visitatori, tutti i modelli che hanno accettato di farsi immortalare. Insomma, ancora una volta, tutti coloro che hanno reso possibile la Photoweek.
Ora, giusto il tempo per tirare il fiato, e si riparte.