Decine di persone si sono inginocchiate con noi in piazza Gramsci, a Frosinone, per dare vita ad un flash mob, una manifestazione pacifica e silenziosa, di adesione al movimento #Blacklivesmatter. L’adesione è arrivata corale anche da diversi rappresentanti istituzionali del territorio.
L’omicidio di George Floyd a Minneapolis, per mano di alcuni agenti di polizia, ha mosso in tutto il mondo manifestazioni contro ogni forma di razzismo, un fenomeno che una società che si dica moderna non può permettersi di tollerare.
Un fenomeno da combattere prima di tutto quando il prezzo pagato è quello della vita.
Insieme alle migliaia di persone scese in piazza in paesi anche culturalmente lontani, come Siria, Brasile, Messico, Corea del Sud, Australia, Europa, Nuova Zelanda, e dopo la protesta di domenica scorsa a Roma, abbiamo scelto di dare il nostro contributo in maniera silenziosa ma evidente, nel gesto che è diventato simbolico dopo i fatti di Minneapolis, ma che incarna la lotta al razzismo in senso più ampio.
Le iniziative come il Black Lives Matter ci permettono di rimettere l’attenzione sul nostro Paese ancora lontano da quell’idea di società che auspichiamo, fondata e retta dai valori e principi di uguaglianza e di giustizia. Ci permettono di richiamare i governanti ad occuparsi dei migranti, dei braccianti, ma anche delle troppe e violente forme di razzismo cui assistiamo da tempo nei confronti delle comunità straniere che interagiscono con l’Italia.
Dozens of people kneeled in Piazza Gramsci (Frosinone) for a flash mob in support of the Black Lives Matter movement. It was a silent and peaceful gathering that lasted a few minutes. Many local authorities participated as well, showing their solidarity to the cause.
The death of George Floyd, killed by four police officers in Minneapolis, triggered demonstrations and protests all around the world against any form of racism, which is a phenomenon that cannot be tolerated anymore in a society that defines itself as “modern”; a phenomenon to contend first and foremost when people’s lives are at risk.
We chose to give our contribution after the Rome protest last Sunday, and after thousands of protesters gathered in countries that are culturally and geographically distinct such as Syria, Brazil, Mexico, South Korea, Australia, Europe and New Zealand. We did it in a silent but effective way, that is to say by taking a knee, the physical gesture that represents the Minneapolis protest and the fight against racism in its widest sense.
Initiatives such as Black Lives Matter allow us to bring the attention back to our country, that is still a long way from reaching the goals of equality and justice to which we all aspire.
Protests allow us to address the governments, requesting a better immigration plan, a better consideration of our farm workers and, most importantly, an action plan against all forms of racism towards foreign communities, since they occur too often and too violently in Italy.