Comunicare è una necessità, un dovere e un diritto.

La comunicazione è una serie di codici e messaggi che vengono trasmessi da un interlocutore ad altri e viceversa, siamo tutti abituati a riconoscere la comunicazione verbale che rappresenta un linguaggio organizzato in regole e convenzioni, ma sappiamo riconoscere le altre tipologie di comunicazione?

Per iniziare possiamo analizzare le mille sfaccettature della comunicazione considerata paraverbale dove troviamo tutte le modulazioni della voce, le pause, le esitazioni ma anche la punteggiatura, che possono essere di grande aiuto per capire le intenzioni da aggiungere al contenuto.

Per poi valutare l’importanza della comunicazione non verbale che comprende tutto ciò che riguarda la corporeità, ad esempio postura, gestualità, sguardo, espressioni del volto, ecc. Comunicare non verbalmente è un tratto del tutto personale e ha valenza contradittoria, l’interlocutore potrebbe condividere un messaggio con un intenzione specifica accompagnandolo però da una gestualità incerta, chi dovrà ricevere il messaggio potrà essere confuso dalla mancata corrispondenza tra comunicazione verbale e non verbale.

Questo è normale poiché la comunicazione non verbale è del tutto soggettiva e rappresenta in modo naturale le nostre emozioni, tuttavia è importante riuscire a trovare un equilibrio che possa portare a condividere una comunicazione serena all’interno di una comunità.

C’è differenza tra cosa si dice e come si dice? Tra il contenuto del messaggio condiviso e la modalità usata per condividerlo?

Durante gli incontri del Media Lab i giovani stanno sperimentando varie modalità di azione e trasmissione di messaggi (informazioni), giocando e mettendosi alla prova nella gestione delle emozioni e nella condivisione dei loro sentimenti.