Alcuni semi attecchiscono subito. Altri hanno bisogno di più tempo per crescere, lo fanno lentamente, specie se il clima in cui sono stati piantati non è il loro abituale, ma ci riescono lo stesso.

Sementi Urbane al secondo appuntamento è stata una iniziativa diversa dalle altre, diversa, e molto, anche dalla prima edizione. E’ stata una occasione per tante cose: esplorare un ambiente apparentemente ostile invece potenzialmente da sfruttare; sperimentare cose che in altri contesti nemmeno si sognano di fare; mostrare, far riflettere, spingere il visitatore a porsi delle domande dandosi anche delle risposte sensate, il che non è spesso scontato.

Lo scorso anno il seme che decidemmo di piantare germogliò. Quest’anno ha iniziato a mettere le prime radici. In futuro, crescerà e siamo convinti darà un contributo determinante ad un contesto che è sempre più leggero di contenuti e avaro di idee nuove.

Ringraziamo con il cuore tutti coloro che hanno contribuito alla bella riuscita di questa seconda edizione di Sementi Urbane. Ringraziamo Ilaria e la famiglia Mingarelli per averci ospitati nel loro centro, che ha del potenziale concreto per poter diventare luogo di riflessione e di esperimenti culturali; ringraziamo tutti gli artisti che hanno partecipato con opere che hanno stupito i visitatori; ringraziamo Paolo Coteni e Elio Corsi per la loro insolita performance dedicata a Joseph Beuys e alla salvaguardia della natura; ringraziamo Camillo Maura per la disponibilità con cui ha accolto la nostra richiesta di piantare una quercia in un luogo pubblico e frequentato principalmente dai cittadini di domani; e, come di consueto alla fine, ringraziamo noi stessi, che non sentiamo mai la fatica accumulata dalle decine di eventi proposti in questo prospero 2013, e troviamo la forza dalle idee di tutti noi per continuare a portare avanti a Ceccano un discorso alternativo di cultura e di rinascita sociale. Grazie a tutti.

una delle opere di sementi urbane