Dopo il successo della prima edizione, torna Sementi Urbane, la rassegna di culture underground ideata da IndieGesta che si svolgerà dal 25 al 26 ottobre presso lo spazio espositivo del Centro commerciale “I Limoni” di Ceccano (Fr). Anche quest’anno il programma, tutto ispirato al tema del Riciclo, sarà ricco e variegato, e sarà strutturato in diverse aree:
ATRIO
L’Atrio accoglierà e accompagnerà i visitatori all’interno di Sementi Urbane 2.0 con una esposizione fotografica sui temi del degrado urbano, del riciclo e dell’ecologia, e alcuni omaggi a tre maestri del “riciclo culturale”. Le foto esposte sono state realizzate da Serena Carcasole e Federico Angeletti.
Il primo omaggio sarà dedicato all’artista tedesco Joseph Beuys. Per l’artista tedesco, scomparso nel 1986, l’uomo è il custode di un’energia in grado di modificare il mondo, motore fondamentale di tale processo è la creatività. L’omaggio a Beuys sarà strutturato in due atti: il primo atto sarà una performance artistica messa a punto da Paolo Coteni e Elio Corsi, che nella serata di sabato 26 ottobre realizzeranno un’opera multimediale dal titolo: Suoni, Parole e Rumori per Joseph Beuys; nel secondo atto IndieGesta pianterà una quercia in omaggio all’opera più famosa di Beuys: 7000 querce, realizzata nel 1982 a Kassel con l’obiettivo di riuscire a piantare dal ricavato dell’opera 7000 querce nella città di Kassel e altre 7000 nella città di Bolognano, sua città italiana di adozione.
Altro omaggio della rassegna sarà l’angolo dedicato a Michael Reynolds, architetto visionario in grado di sfruttare oggetti comuni per produrre energia termica. Oltre alla visione di frammenti di Garbage Warrior, che riprende anche i numerosi scontri con le autorità sempre pronte a mettere i bastoni tra le ruote a Reynolds, un’installazione porterà i visitatori all’interno delle sue earthship, case fatte di terra e rifiuti. L’omaggio a Reynolds sarà realizzato da Danilo Rea, Christian Boccia, Chiara Egle Trento e Valentina Mattone.
Ultimo spazio sarà ispirato dal filosofo francese Serge Latouche: “La storia ci dimostra che lo sviluppo non è sostenibile […] perché gli economisti hanno costruito un modello seguendo la meccanica quantistica di Newton, ma il mondo reale non è un mondo meccanico. Anche i fisici lo sanno bene. […] Quando abbiamo bruciato 1 litro di benzina nella macchina non l’abbiamo più a disposizione. Per ritrovarla, si deve consumare ancora dell’energia. Gli economisti hanno negato l’evidenza dei limiti fisici!”
AREA ESPOSITIVA
Nell’Area Espositiva la natura, scalzata dal contesto urbano e dal progresso, si riappropria degli spazi rubati all’interno di oggetti ormai da buttare: bottiglie, flaconi di detersivo, lattine, giocattoli, scarpe, borse, vecchi televisori, ecc. Con una potenza vitale assoluta, rinasce il verde, il giallo e i colori sul grigio della spazzatura. Prenderà vita un orto urbano, frutto della collaborazione di diverse mani in nome di una migliore qualità dell’abitare e del valore terapeutico del vivere a contatto col verde. In questo spazio saranno ospitate opere di: Caterina Malizia, Chiara Egle Trento, Claudia Colafrancesco, Dalila Carcasole, Dinara Eksanova, Fabiana Caradonna, Giovanni Masi, Hilde Merini, Mauro Bruni, Sara Sodani, Serena Carcasole, Stefano Iacuissi e Valentina Mattone.
AREA ESPLORATIVA
Nell’Area Esplorativa, il riciclo assumerà la veste del found footage, film nati dal riuso di materiale di scarto cinematografico. I visitatori potranno così esplorare i vari linguaggi sperimentali del “riciclo culturale”, partendo da Verifica incerta, di Gianfranco Baruchello ed Alberto Grifi, antesignani del moderno Blob televisivo. E poi ancora con la Terra vista dallo spazio che rivela il suo volto ‘sporco’ nel docufilm Trashed – Verso Rifiuti Zero, di Candida Brady; poi ancora Koyaanisqatsi, pellicola del 1982 diretta da Godfrey Reggio, a metà strada tra il documentario e la videoarte, che con accanito ricorso a tramonti, albe, nuvole, contrappone la forza della natura ad uno sguardo sul mondo contemporaneo e sulla sua follia: canali, oleodotti, raffinerie, acciaierie, autostrade, parcheggi, esplosioni atomiche, masse di persone che si muovono freneticamente; infine Oohortus, della giovane video artista Marinella Grasso, interessante lavoro dove le piante diventano protagoniste di spettacoli teatrali ed opere d’arte famose. I vari lavori saranno presentati da Stefano Mattone.
L’appuntamento è per venerdì 25 ottobre dalle 18.00 e sabato 26 ottobre dalle 16.30. La rassegna resterà aperta entrambi i giorni fino alle 24.00.
L’ingresso all’evento è totalmente gratuito.