Un sabato pomeriggio piovoso, parlando di fotografie, musicisti e scalatori degli anni trenta con un signore americano che li ha raggiunti e fotografati nelle loro case, da anziani, con le loro imprese conosciute solo dagli appassionati e in qualche modo diventate “eterne” grazie alla testardaggine del nostro ospite, Jim Herrington, che in 20 anni ha girato il mondo per fotografare i più grandi “Climbers” della storia.







Siamo stati felici di riempire la bella Sala Restagno del Comune di Cassino, in cuor nostro dando un contributo minimo alle grandi celebrazioni in programma nelle prossime settimane nella Città Martire in occasione degli 80 anni dalla Battaglia.
Il mondo oggi è una grande rete di condivisioni, così la nostra Michela Altobelli si sposa e si trasferisce a Nashville e incontra uno dei più grandi fotografi contemporanei, amante dell’Italia, e crea la connessione. Il resto lo fanno la nostra tigna aggiunta alla tigna di un amico, Diego Magliocchetti, presidente del CAI di Cassino. La scelta di Cassino come sede è ragionata e immediata, e la disponibilità dell’Assessore alla Cultura Danilo Grossi e dell’intera Amministrazione è da subito totale. Portare un fotografo americano in un freddo pomeriggio di febbraio poteva essere come la scalata di una parete rocciosa.
Ma è la forza delle connessioni, dell’impegno, dell’entusiasmo e della soddisfazione di tutti, promotori, ospiti e pubblico, a rendere le scalate più semplici, quasi agevoli.
Siamo felici, davvero, di aver scalato quella parete e di aver visto cosa c’era sulla cima.