Tempo fa il grande Piero Angela raccontò, durante una trasmissione, la forza che lo spinse ad andare a cercare, da giovanissimo, nel 1965, qualche anziano francese che avesse memoria della battaglia di Waterloo (avvenuta nel 1815, ossia 150 anni prima). In un villaggio del Belgio riuscì a trovare un anziano contadino che, da giovanissimo, aveva conosciuto un anziano corazziere dell’esercito di Napoleone, e lo intervistò. La forza di cercare una testimonianza reale, che vada oltre le notizie ufficiali sui libri di storia, ci spinge questa volta a un ultimo tentativo di salvare la memoria diretta di chi, tra i nostri anziani di oggi, visse durante l’infanzia i tragici mesi tra il 1943 e il 1944 del passaggio a Ceccano della Seconda Guerra Mondiale. I Figli della Guerra nasce da questo. 20 anni dopo il documentario “Ore dieci e quaranta”, con cui ci facemmo raccontare dai testimoni il bombardamento del 3 novembre 1943, vogliamo raccogliere quante più storie possibili da quelli che saranno, visti gli 80 anni passati dal conflitto, gli ultimi testimoni viventi della Seconda Guerra Mondiale.

I Figli della Guerra sarà un archivio pubblico, un canale YouTube in cui saranno inserite le testimonianze video dei ceccanesi che vissero i mesi più tragici della nostra storia recente. Senza filtri, condizionamenti, saranno racconti veri, identici ai reportage che sentiamo oggi, dai tanti fronti ancora aperti in giro per il mondo. Questa iniziativa rappresenta il nostro modo di promuovere una cultura di pace nella società, conoscere la storia dalla voce di chi ci è più vicino, e cercare di non ripetere gli stessi errori del passato. Una grande lezione da lasciare anche alle nuove generazioni, quelle che nasceranno senza aver avuto modo di conoscere personalmente persone scampate alla guerra.

Venerdì 3 novembre, dalle 18.30, nel salone di Santa Maria a Fiume, presenteremo il progetto e alcuni dei video già raccolti. La giornata del 3 poi sarà caratterizzata, dalle 10.30 da una commemorazione a cura della Rete di Associazioni sui luoghi del bombardamento del 3 novembre 1943, in particolare Borgo Pisciarello, Belvedere e Piazza 25 luglio.